Libertà e urgenza. Sono punti fermi se ascoltiamo da vicino il rock degli IFAD. Oggi la storia ci regala il nuovo singolo dal titolo “Visioni”: ci trasporta in un’atmosfera surreale, dove un poeta trascende i limiti del tempo e dello spazio attraverso le sue opere, arrivando anche a predire il futuro. Questo poeta però non è un semplice oracolo; è piuttosto un osservatore attento e sensibile della realtà circostante. La sua capacità di anticipare il futuro non deriva da poteri mistici, ma dalla profonda comprensione del mondo che lo circonda. L’artista vero, quello che non si piega alle logiche distorte del mercato e alle aspettative della società. Egli crea non per vendere, ma per esprimere ciò che sente davvero. Le sue opere sono autentiche, spesso scomode, e si contrappongono al pensiero comune. La sua penna diventa uno strumento di rivelazione, capace di scrivere il domani su un “foglio divino”, tracciando il cammino verso un futuro che é sia speranza che conflitto.

Come dentro “A caduta libera”: sembra quasi che la vostra lirica punti sempre ad un sentimento di libertà… liberare i propri istinti e le proprie “Visioni”… sbaglio?
Sì, hai colto nel segno. La nostra lirica punta sempre a un sentimento di libertà, un desiderio profondo di liberare i propri istinti e le proprie “Visioni”. Questo riflette non solo chi siamo come persone, ma anche la nostra filosofia artistica. Siamo liberi di fare la musica che vogliamo, e anche se con il tempo abbiamo apportato alcuni cambiamenti al nostro stile, lo abbiamo fatto perché sentivamo che fosse giusto per noi, adattandoci al panorama musicale attuale senza mai perdere la nostra essenza. Restiamo fedeli a quel sistema più underground e indipendente, dove la libertà creativa è fondamentale.

Ma così facendo, appunto, non si finisce di cadere?
No, non crediamo che questo modo di essere ci porti a cadere, e anche se dovesse accadere, siamo convinti che ci rialzeremmo sempre, ritrovando la luce. La caduta non è mai definitiva; è un momento di transizione che ci rende più forti e consapevoli. Essere liberi di esprimere noi stessi significa anche accettare il rischio di cadere, ma è un rischio che vale la pena correre perché ci permette di evolvere e di trovare nuove forme di espressione.

E con “Visioni”, si cade dentro al buio o dentro la luce?
In “Visioni”, si parte da un vortice buio, un momento di smarrimento e di confusione, ma alla fine si emerge nella luce. È un percorso di crescita e di trasformazione: attraverso il buio si arriva a una comprensione più profonda, a una luce che non solo illumina, ma rinvigorisce. È questo che speriamo di trasmettere con la nostra musica: la possibilità di superare le difficoltà e di uscire dall’oscurità più forti di prima.

A proposito di visioni… perché non c’è un video? Ci state pensando?
Sì, stiamo lavorando al video di “Visioni” e non vediamo l’ora di poterlo condividere con voi. È un progetto a cui teniamo molto e che speriamo possa arricchire ulteriormente l’esperienza della canzone, aggiungendo una dimensione visiva che completi il nostro messaggio. Presto sarà sui nostri canali ufficiali, quindi restate sintonizzati!

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