Un titolo evocativo quasi ritualistico: “Bestie e Dei”, il primo disco del trio che si firma Oops, come un inciampo, come una casualità. Come “casuali” appaiono le parole di questo spoken word secco che giace dentro un post-punk, un rock alternative, dentro un suono acido. “Bestie e Dei” indaga se stessi, i demoni e la luce. È il loro primo disco che troviamo dentro tutti i canali digitali.

 

Continuando a navigare su questo sito accetti l'utilizzo di cookies. Maggiori Info

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi